“IN  CLASSE”

La luce che entra dalle finestre crea un riflesso sulle foto appese alla parete che ho di fronte.
Un’asticciola di legno attraversa tutta la classe; è piena di chiodi e ad essi sono appesi cartelloni colorati e cartine geografiche.
Una delle lunghe lampade del soffitto è spenta ma si vede bene anche così.
Sugli scaffali ci sono pigne di quaderni pronti per essere usati e, in fondo alla classe, le giacche stanno lì, sui pioli di legno, secondo il nostro ordine alfabetico.
Sull’armadio a muro di colore azzurro, davanti a noi, chiuso come sempre, un’ombra improvvisamente copre la striscia di luce che ora si nota appena.
Io dall’ultima fila vedo di tutto: Cecilia che si guarda in giro in cerca di un’ispirazione, Giulia che sfoglia concentrata il vocabolario, Miriam che rilegge il suo testo, le teste di altri compagni che silenziosamente scrivono e la maestra che ci controlla.
Fuori dalle finestre si scorgono un grosso cavo elettrico e le cime degli alberi.
Il cielo è azzurrissimo, tanto che sembra sia stato dipinto. (Claudia)


Fuori l’arietta autunnale fa volteggiare le foglie ma il cielo è di un colore azzurro così bello che sembra di essere in primavera.
In classe tutto è calmo e silenzioso. Le giacche appese sembrano un arcobaleno: verde, azzurro, blu, viola, rosa, rosso… I mobiletti allineati contengono ognuno due zaini e sulla loro superficie “un’ onda” di quadernoni ad anelli disegna un’originalissima linea.
Guardo il planisfero: quanto è grande il mondo! E la nostra aula ne è un’infinitesima parte!
Claudia si guarda intorno un po’ spaesata , ma una volta trovata l’ispirazione ritorna concentrata e intenta al suo lavoro. Nancy e Giulia, le inseparabili amiche del cuore, stanno leggendo entrambe nello stesso momento, come se si fossero messe d’accordo.
E Alessandro? Che fa? Stiracchiandosi, senza accorgersene, ha fatto una mossa di danza!
Mi dispiace dover lasciare questa classe, questa scuola, queste maestre. Eh, già, sono proprio arrivata in quinta! (Cecilia)